Implantologia
Una delle tecniche moderne più in uso è l’implantologia a carico che permette di inserire denti fissi al massimo 48 ore dopo l’inserimento degli impianti. La pianificazione eseguita con computer può essere sia guidata e sia classica.
Si tratta di un metodo innovativo che si sostituisce alla classica implantologia ed è volto a riabilitare intere arcate dentali e affinché se ne possa verificare l’attuazione, che è chiaramente soggettiva, è indispensabile effettuare la prima visita tradizionale.
L’implantologia a carico immediato non richiede di dover incidere o scollare le gengive, ciò comporta che anche il post intervento di questo metodo mini invasivo sia ulteriormente ridotto: lividi, dolore e gonfiore sono pressoché inesistenti e non serve suturare la zona interessata.
Per realizzare il mini intervento è sufficiente la classica anestesia locale usata durante le sedute dentistiche. È possibile utilizzare la sedazione cosciente nel caso di paziente particolarmente timorosi o soggetti a conati.
Implantologia a carico immediato con poco osso o senza
Non molto tempo fa, impiantare denti fissi in soggetti con poco osso era spesso impossibile e in altri casi, prima di poterlo fare era necessario sottoporre il paziente a interventi chirurgici importanti. Con l’implantologia a carico immediato, detta anche computer assistita, oggi, usando appunto computer e software con radiografie 3D, si possono inserire gli impianti nonostante l’assenza di un osso importante, sfruttando la metodologia All on 4.
Non capita spesso che l’osso sia totalmente assente, tuttavia, può capitare e in questo caso arrivano in supporto due soluzioni efficaci.
La tecnica numero uno prevede l’innesto dell’osso, mediante tecniche avanzate di rigenerazione con cellule staminali e fattori di crescita, propri del paziente, promette ottimi risultati se eseguito secondo metodiche molto attente e precise.
La seconda metodologia sfrutta gli impianti iuxtaossei, strutture in titanio fatte con una tecnica nota come CAD CAM, la quale prevede di inserire le strutture non dentro l’osso bensì sulla sua superficie.
Con entrambe le tecniche sopra menzionate, anche i pazienti privi di denti o con uno spessore osseo esiguo, possono ricorrere all’implantologia.
Implantologia… soluzione per tante problematiche diverse
Mentre tempo fa dentiera era inevitabile, l’implantologia a carico immediato è un rimedio valido quando si presentano casi di piorrea, ovvero quando i denti sono radi e indeboliti. Come possiamo facilmente comprendere, non si trattava certo della soluzione sperata dal paziente, soprattutto se ancora giovane d’età. Essendo aumentata la vita media delle persone, anche la cura della propria salute e del benessere psico-fisico hanno conosciuto una maggiore attenzione.
Implantologia a carico immediato senza attendere mesi
L’implantologia computer guidata è davvero una tecnica sensazionale perché non necessita più di sei mesi per essere portata a termine, ma in poche ore possono essere applicate protesi fisse ancorate agli impianti sia superiormente che inferiormente. Eludere lunghe attese e controlli prima di poter portare a termine l’impianto, risponde all’esigenza di tanti che non tollerano di rimanere a lungo privi di denti o con scomodi provvisori.
Implantologia: quando non è possibile
Come tante soluzioni, anche l’implantologia computer guidata ha degli svantaggi: il principale è che sebbene capiti raramente, non tutti possono usufruire di questa tecnica. Sarà il medico a valutare caso per caso, dopo aver effettuato la prima visita.
Scegliendo di sottoporsi all’implantologia a carico immediato, il paziente soggetto a controindicazioni relative deve scegliere di curare e tenere sotto controllo alcune sue patologie quali: diabete, malattie cardiache, disturbi della coagulazione.
Tutti devono controllare la propria igiene orale, sottoporsi a visite periodiche per evitare potenziali problematiche future.
Rischi e rigetto implantologia
Sono rari i casi in cui l’impianto dentale si perda: nel caso accadesse, la biocompatibilità della vite in titanio lo rende comunque inerte e altamente tollerato dall’organismo.
Se l’impianto non si integra nell’arco dei primi due mesi, è eliminato e sostituito, pertanto non compromette l’esito finale.
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